Matrimoni annullati nel 2024: 51 casi nelle diocesi casertane
Tra i casi esaminati, sono emerse due cause di annullamento per "timore incusso", in cui il matrimonio è stato celebrato sotto costrizione

CASERTA - Nel 2024, circa un terzo delle cause di annullamento matrimoniale presso il Tribunale ecclesiastico interdiocesano partenopeo provengono dalla provincia di Caserta.
Aversa guida la lista
In particolare, sono stati 51 i matrimoni annullati nelle diocesi casertane, con Aversa che guida la lista con 34 casi, seguita da Capua con 9 e Caserta con 8. A livello regionale, solo Napoli ha registrato un numero più alto di matrimoni annullati, con 75 casi.
Questi dati sono stati resi noti durante la cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario del Tribunale ecclesiastico, che si è svolta nel salone del Palazzo Arcivescovile, alla presenza del cardinale don Mimmo Battaglia e dei vescovi della regione.
Tra i casi esaminati, sono emerse due cause di annullamento per "timore incusso", in cui il matrimonio è stato celebrato sotto costrizione, a causa di violenza o di una grave pressione esterna, anche non intenzionale.
I principali motivi
Nel 2024, il Tribunale ha incardinato 160 nuove cause di annullamento matrimoniale, mentre 165 cause sono state definite durante l’anno. Di queste, 139 sono state accolte positivamente, 5 negativamente e 21 archiviate. All'inizio dell’anno erano pendenti 201 cause, mentre a fine anno il numero si è ridotto a 196.
I principali motivi di nullità nei procedimenti definiti riguardano principalmente l'esclusione dell'indissolubilità del matrimonio, riconosciuta in 69 casi, seguita dal grave difetto di discrezione di giudizio (53 casi). Altri motivi frequenti sono l'esclusione della prole (42 casi) e l'incapacità di assumere gli obblighi essenziali del matrimonio (12 casi).
Nel secondo grado, sono state definite 6 cause, 3 delle quali favorevoli e 3 contrarie, mentre 11 cause sono state archiviate. Il numero di cause pendenti in secondo grado è passato da 22 all'inizio dell'anno a 5 alla fine del 2024.