Processo turbativa d'asta appalto rifiuti, udienza lampo: tutto rimandato a settembre
Tra gli imputati due sindaci, imprenditori e dipendenti: i dettagli dell'inchiesta
CASERTA – Un’udienza lampo. Si potrebbe riassumere così il primo atto del processo per turbativa d’asta per l’appalto dei rifiuti che vede imputato il sindaco di Caserta Carlo Marino ed altre 13 persone.
La prima udienza
Nella prima udienza al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere infatti gli avvocati della difesa ha sollevato obiezione in riferimento alla competenza del Tribunale sammaritano dopo che il processo era stato trasferito da quello di Napoli. I giudici a quel punto si sono riservati fissando una nuovo udienza per la fine del mese di settembre.
Gli imputati
Il reato più grave nella vicenda è quello di falsità nella nomina dei componenti della commissione di gara contestato all’ex dirigente Marcello Iovino e all’ex funzionario Giuseppe D’Auria. Oltre a questi due e al sindaco Marino sono imputati il sindaco di Curti Antonio Raiano, il manager Carlo Savoia, Biagio Bencivenga di Cardito, Gennaro Cardone di Portici, Angelo Egisto di Marcianise, l’ex comandante dei vigili urbani di Curti Igino Faiella, Michele Fontana di Villa Literno, Carmine Gallo di Giffoni Vallepiana, Nicola Mottola di Lusciano, Anna Scognamiglio di Trecase, Pasquale Vitale di Caserta ed Ernesto Scamardella di Monte di Procida.
L'inchiesta
Il processo fa riferimento ad un’inchiesta della Dda sulla turbativa d’asta nel settore dei rifiuti in diversi comuni. Le gare sarebbero state vinte dalla Xeco di Carlo Savoia. Per i magistrati le gare sarebbero state quindi fatte a misure per farle vincere all’imprenditore.