È morto in carcere Mario Schiavone, cognato di "Sandokan"
Schiavone era stato arrestato per reati legati alla criminalità organizzata e stava scontando la sua pena
CASAL DI PRINCIPE - Mario Schiavone, noto ras della camorra di Ponticelli, è morto nel carcere in cui era recluso, un evento che ha suscitato preoccupazione e discussioni a causa di presunti ritardi nei soccorsi e di malasanità.
La denuncia dei familiari
Schiavone, cognato del boss dei Casalesi Francesco Schiavone, "Sandokan", era stato arrestato per reati legati alla criminalità organizzata e stava scontando la sua pena quando, lo scorso 9 gennaio, i suoi familiari hanno presentato una denuncia per le condizioni di salute precarie del detenuto. Secondo quanto riportato, Schiavone avrebbe sofferto di sbalzi di pressione e di un deterioramento generale della sua salute per diversi giorni prima della sua morte.
Le parole del legale
Durante i colloqui con i familiari, Schiavone lamentava di avere difficoltà cognitive e una notevole debolezza fisica. I familiari e l'avvocato difensore, Paolo Gallina, hanno sollevato dubbi sulla tempestività delle cure mediche ricevute e hanno promesso di fare chiarezza sull'accaduto. Il legale ha dichiarato che saranno verificate le discrepanze tra le informazioni fornite dal personale medico del carcere e i verbali del pronto soccorso, per capire se vi siano stati ritardi nei soccorsi che potrebbero aver contribuito alla morte del detenuto.