IL REPORT. Campania prima per reati ambientali: oltre 4mila in un anno. Il casertano penultimo tra le province
PROVINCIA - Nel 2022 non si arresta la morsa delle ecomafie in Italia, con la Campania ancora una volta al vertice di tutte le classifiche, dai reati ambientali a quelli del ciclo del cemento e rifiuti. E' quanto emerge dal rapporto Ecomafia 2023, realizzato da Legambiente, edito da Edizioni Ambiente, media partner Nuova Ecologia. Il rapporto, presentato oggi a Roma nella Sala della Regina della Camera dei deputati.
I reati contro l'ambiente in Campania sono 4020 (13,1% del totale nazionale), alla media di 11 reati al giorno. Crescono anche gli illeciti amministrativi che toccano quota 8.567 (con un incremento sul 2021 del +58%): sommando queste due voci - reati e illeciti amministrativi - le violazioni delle norme poste a tutela dell'ambiente superano quota 12.000 (12.587 quelle contestate,). Nel 2022 in Campania i reati contro l'ambiente sono stati 4.020 (13,1% del totale nazionale), con una riduzione rispetto al 2021, quando erano stati ben 4.149. Il "primato" nazionale riguarda anche le persone denunciate (3.358), mentre sono 12 le persone arrestate e 995 i sequestri .
A livello provinciale Roma con 1.315 illeciti si conferma quella con più reati ambientali, seguita dalla Provincia di Napoli, con 1.315 reati accertati( erano 1058 lo scorso anno), 1.176 persone denunciate, una persona arrestata e 532 sequestri. Segue Avellino con 656 illeciti ambientali, 511 persone denunciate e 54 sequestri. In Provincia di Salerno sono stati 683 i reati con 569 persone denunciate, 3 persone arrestate e 155 sequestri. Chiudono la classifica Caserta con 414 reati, 341 persone denunciate, 2 arresti e 156 sequestri e Benevento con 126 reati, 72 persone denunciate , 6 arrestate e 59 sequestri effettuati. Nel 2022 le forze dell'ordine e le Capitanerie di porto hanno applicato per 225 volte i delitti contro l'ambiente, inseriti nel Codice penale grazie alla legge 68 del 2015, portando alla denuncia di 276 persone e a 45 arresti. Sono stati 108 i beni sottoposti a sequestro per un valore complessivo di oltre 112 milioni di euro.