MADDALONI. Il Capitano della Polizia Municipale di Maddaloni, Nicola Della Peruta, difeso dall’Avv. Alberto Barletta e i Marescialli della medesima Polizia Municipale, Giuseppe D’Angelo, difeso dall’Avv. Alberto Martucci, e Mario Bellotta, difeso dall’Avv. Antonio Cerreto, erano imputati di omissioni di atti di ufficio e favoreggiamento perché con una serie di comportamenti omissivi avrebbero favorito Diglio Aniello, difeso dall’Avv. Mario Corsiero, imputato di omicidio colposo stradale ai danni di Antonio Scalera.

L’accusa aveva rinviato tutti a giudizio in quanto, a seguito del presunto incidente stradale avvenuto a Maddaloni il 10 agosto 2017 nel quale il Diglio alla guida di un’autovettura Ford Fiesta avrebbe investito Antonio Scalera, deceduto dopo pochi giorni, i predetti vigili urbani avrebbero aiutato volontariamente l’investitore - figlio del loro collega Diglio Giovanni all’epoca in servizio presso il Comando di Polizia Municipale di Maddaloni - a sottrarsi alle sue responsabilità.

Dopo un dibattimento durato oltre tre anni, il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Prima Sezione Penale - Presidente Dott. Ciocia) ha riconosciuto il corretto operato dei vigili urbani e l’assenza di responsabilità del conducente della Ford Fiesta, mandando tutti assolti dai reati loro ascritti.