MARCIANISE – Dopo i contrasti sulle ferie imposte e il sabato lavorativo, allo stabilimento Jabil di Marcianise (Caserta) sono di nuovo ai ferri corti la direzione aziendale e i delegati sindacali interni (Rsu); questa volta nodo della discordia è la mensa aziendale, sul cui contratto ieri c'è stato un incontro tra azienda ed Rsu

Il peso della vertenza

Va ricordato che tali dissidi sono fortemente connessi alla vertenza in corso, con la Jabil che ha comunicato la decisione di cessare entro marzo 2025 l'attività a Marcianise, dove lavorano 420 addetti, per poi lasciare l'Italia. E' stata la direzione Jabil, fa sapere l'Rsu, a richiedere il tavolo sul "contratto mensa", durante il quale ha comunicato ai delegati sindacali aziendali "la necessità - spiega la Rsu - di un nuovo aumento del costo pasto per dipendente, derivante da diverse criticità di gestione. La Jabil ha dichiarato di non essere disponibile ad assumersi questo aggravio economico ed ha chiesto alla RSU di ribaltare il costo sul singolo dipendente. 

Il motivo dello scontro

Naturalmente, abbiamo opposto un netto rifiuto lamentando, inoltre, i vari disservizi, soprattutto in termini di qualità, già periodicamente segnalati dalla Commissione Mensa ed, al momento, non ancora risolti. La RSU ritiene che il Servizio Mensa sia un valore imprescindibile e non negoziabile per il nostro stabilimento e non è disponibile a barattarlo con nulla! Continueremo a difendere il nostro sito, sia dal punto di vista industriale che di servizi collegati" concludono i delegati sindacali aziendali.