antica cittadella
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CASERTA – Paura nella notte a Caserta. Come raccontato da un cittadino sulla pagina “Ciò che vedo in città”, è stata messa in atto nella notte un tentativo di truffa dello specchietto. L’episodio si è verificato intorno alle 3 e 30 di notte su via Roma all’incrocio con via Don Bosco. La vittima è stata anche inseguita e la sua auto presa a pugni. Ecco di seguito il suo racconto.

“Appena poco dopo l'incrocio, vedo un individuo e poco dopo sento una botta, intuisco si tratti di una variante della truffa dello specchietto e proseguo, nonostante veda il tizio sbracciarsi dietro di me. E pensavo fosse finita lì, invece senza che me ne accorga mi vedo lampeggiare e accostare un'auto nella strada dove c'è la scuola dell'Areonautica militare, quella che conduce sulla nazionale.

Abbasso il finestrino e sento cosa hanno da dire questi due individui. Mi danno del cafone e sostengono che io non mi sia fermato dopo aver colpito uno dei due, il quale pare avesse un paio di occhiali in mano e che l'urto ne abbia rotta una stecca e in pratica volevano un risarcimento.

Faccio presente di non essermene accorto e loro mi chiedono di scendere per parlarne, mi rifiuto e dico che piuttosto aspettiamo i carabinieri e ne parliamo con loro.

Come si sul dire mi riempiono la testa di chiacchiere, tipo che i carabinieri mi avrebbero ritirato la patente, che l'altro individuo fosse un dottore che abitava lì, che non era il caso e che sarei solo dovuto scendere.

Io mi sono chiuso dentro con le sicure ed ho tirato su il finestrino ed ho detto che potevano prendersi il numero di targa e andarmi a denunciare perché io a quell'ora non sarei mai e poi mai sceso e quindi mi sono rimesso a camminare, ma loro mi hanno tagliato la strada, bloccato ed uno è sceso dall'auto continuando a chiedermi di fare lo stesso, ma non sono sceso e ho chiamato i carabinieri, a quel punto l'uomo è diventato aggressivo, ha tentato di aprire la portiera ed ha iniziato a prendermi a pugni il finestrino, intimandomi di interrompere la chiamata e minaccia di di sfondarlo se non lo avessi fatto, ma come si è distratto sono ripartito scansando l'auto nel tentativo di arrivare sulla nazionale, tuttavia il caso ha voluto che un numeroso gruppo di ragazzi avesse parcheggiato poco più avanti di dove mi trovassi e che stesse tornando all'auto in quel momento, mi sono fatto sentire e mi sono fermato.

La loro presenza ha messo in fuga i due individui e colgo l'occasione per ringraziare questi ragazzi, sopratutto uno di loro che nonostante mi abbia visto molto sconvolto, è rimasto per tutto il tempo che è servito.

Purtroppo non ho avuto il sangue freddo di prendere la targa, posso solo dire che si trattava di una Ypsilon dieci bordeaux il modello vecchio con il retro nero e che i farabutti fossero due”.