LA NOVITA'. Reddito di cittadinanza, oggi l'ultima ricarica: ecco cosa cambia da gennaio
NAZIONALE/CASERTA – Verrà erogata oggi, 27 novembre, l’ultima ricarica del Reddito di Cittadinanza. Infatti a partire dal 1 gennaio 2024 sarà attivo il Supporto per la Formazione ed il Lavoro introdotto dal governo Meloni volta a sostituire la misura introdotta dal governo Conte.
Il supporto per la formazione e il lavoro, attivo dal 1° settembre 2023, è una misura di sostegno che ha sostituito il reddito di cittadinanza per i nuclei "occupabili", ovvero con persone tra i 18 e i 60 anni non portatori di disabilità, con un Isee familiare inferiore ai 6 mila euro e che hanno terminato i sette mesi di erogazione dell'rdc previsti per l'anno in corso. Consiste in un contributo di 350 euro, erogato dall'Inps a condizione che il beneficiario frequenti una tra i seguenti percorsi: progetti di formazione, di qualificazione e riqualificazione professionale, di orientamento, di accompagnamento al lavoro e di politiche attive del lavoro comunque si chiamino, tra cui anche i percorsi formativi previsti dal Programma Gol; progetti utili alla collettività; servizio civile universale; percorsi di istruzione degli adulti che servono per concludere la scuola dell'obbligo per chi non l'ha fatto;
La somma viene erogata esclusivamente per la durata del corso di formazione o altra misura di attivazione al lavoro e, in ogni caso, non oltre il limite massimo di 12 mesi, senza possibilità di rinnovo. Il pagamento può avvenire anche in due tranche. Ad esempio, dopo un corso di formazione della durata di sei mesi l'accredito si interromperà, per poi riprendere, eventualmente, con l'inizio di un altro corso o attività.
Per richiedere l'Sfl è necessario fare domanda sul sito dell'Inps, dimostrano di avere i seguenti requisiti: la residenza in Italia; essere disoccupati e senza nessun altro strumento di sostegno al reddito (Rdc, disoccupazione…); avere un Isee al di sotto dei 6mila euro.
Bisognerà poi seguire la procedura per fare domanda sulla piattaforma Siisl, messa a punto per incrociare domanda e offerta di lavoro e formazione. Con la firma online del Patto di attivazione digitale si accetta automaticamente anche la Dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro. L'utente potrà cercare sul portale offerte di lavoro, stage, corsi di formazione e altre attività ma dovrebbe essere anche contattato dai uno dei tre enti che ha indicato al momento dell'iscrizione (agenzie del lavoro o centri per l'impiego).
Questi contatteranno l'interessato per fargli firmare il Patto di servizio personalizzato, un piano personale basato su interessi e obiettivi. Anche basandosi su questo documento, il centro per l'impiego potrà poi presentare delle offerte di lavoro o formazione. Per non perdere il sussidio, ogni 90 giorni bisognerà contattare il centro o l'agenzia per informarli delle attività che si stanno svolgendo.
Per quanto riguarda i pagamenti del contributo da 350 euro, l'Inps chiarisce che saranno liquidiati "in presenza di una domanda con esito “accolta salvo ulteriori controlli”, in presenza di un Patto di servizio sottoscritto e solo in caso di effettiva partecipazione alle attività richieste. Gli accrediti saranno effettuati con le seguenti scadenze:
per le domande pervenute all'Inps entro il 15 del mese che soddisfano le condizioni sopra riportate alla stessa data, il pagamento avverrà dal 27 dello stesso mese;
per le domande pervenute nel corso del mese che maturano le condizioni dopo il 15 ma entro lo stesso mese, il pagamento avverrà dal 15 del mese successivo.
Assegno di inclusione: da quando sarà attivo e come funzionerà
L'assegno di inclusione sarà attivo dal 1° gennaio 2024 e, a seguito di una richiesta sul sito Inps o tramite Caf e patronati, sarà erogato mensilmente per un periodo continuativo non superiore a 18 mesi e potrà essere rinnovato, previa sospensione di un mese, per ulteriori 12 mesi. Sarà destinato a quei nuclei familiari che abbiano almeno un componente in una delle seguenti condizioni: con disabilità; minorenne; con almeno 60 anni di età; in condizione di svantaggio e inserito in programma di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione.
Inoltre, il richiedente deve essere: un cittadino europeo o un suo familiare, che deve essere titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, cittadino di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo oppure titolare dello status di protezione internazionale (asilo politico o protezione sussidiaria);
residente in Italia da almeno cinque anni, di cui gli ultimi due anni in modo continuativo; la residenza in Italia è richiesta anche per i componenti del nucleo familiare che rientrano nei parametri della scala di equivalenza;
non essere sottoposto a misura cautelare personale o a misura di prevenzione;
non avere sentenze definitive di condanna o di patteggiamento, intervenute nei dieci anni precedenti la richiesta.
Ci sono però anche dei requisiti economici da rispettare: un Isee in corso di validità non superiore a 9.360 euro; nel caso di nuclei familiari con minorenni, l'Isee è calcolato ai sensi dell'art. 7 del DPCM n. 159 del 2013; un valore del reddito familiare inferiore ad una soglia di 6 mila euro annui moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza prevista. Se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni oppure da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza, la soglia di reddito familiare è fissata a 7.560 euro annui, moltiplicati per il corrispondente parametro della scala di equivalenza.
Per quanto riguarda i requisiti patrimonili, l'Inps specifica che l'assegno di inclusione può essere richiesto in presenza di: un valore ai fini Imu del patrimonio immobiliare (diverso dalla casa di abitazione, il cui valore non deve superare i 150 mila euro) non superiore a 30 mila euro; un valore del patrimonio mobiliare non superiore a 6 mila euro, accresciuto di 2 mila euro per ogni componente del nucleo familiare successivo al primo, fino a un massimo di 10 mila euro , incrementato di ulteriori euro 1.000 euro per ogni minorenne successivo al secondo;
i predetti massimali sono ulteriormente incrementati di 5 mila euro per ogni componente in condizione di disabilità e di 7.500 euro per ogni componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza presente nel nucleo;
nessun componente il nucleo familiare deve essere intestatario a qualunque titolo o avere piena disponibilità di autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc. o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc., immatricolati la prima volta nei 36 mesi antecedenti la richiesta, esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità ai sensi della disciplina vigente; nessun componente deve essere intestatario a qualunque titolo o avere piena disponibilità di navi e imbarcazioni da diporto, nonché di aeromobili di ogni genere.
L'importo dell'assegno di inclusione non potrà essere inferiore a 480 euro al mese. Come spiegato dall'Istitito, "sarà composto da una integrazione del reddito familiare fino a 6 mila euro annui, o 7.560 euro annui se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni, oppure da da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza, moltiplicati per il corrispondente parametro della scala di equivalenza". Questa corrisponde a 1 per ogni componente, + 0,50 per ciascun componente con disabilità o non autosufficiente,+ 0,40 per ciascun componente over 60, + 0,40 per un componente maggiorenne con carichi di cura, + 0,30 per ciascun adulto in condizioni di grave disagio bio psicosociale e inserito in programmi di cura e assistenza certificati dalla pubblica amministrazione, + 0,15 per ciascun figlio minorenne fino al secondo e +0,10 per ogni ulteriore figlio minorenne oltre il secondo.
A tale importo, può essere aggiunto un contributo per l'affitto dell'immobile dove risiede il nucleo per un importo pari all'ammontare del canone annuo di locazione fino ad un massimo di 3.360 euro annui, oppure 1.800 euro annui se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni o da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza. Tale integrazione non rileva ai fini del calcolo della soglia di reddito familiare.