Dolore e commozione, se ne va un giovane padre di famiglia
Si è spento prematuramente a 48 anni. L’ultimo saluto domenica 20 aprile nella Chiesa della SS. Annunziata

REGIONALE - Montesarchio si stringe nel dolore per la prematura scomparsa di Gianfranco Parente, venuto a mancare all’età di soli 48 anni. La notizia ha lasciato sgomenta l’intera comunità, profondamente colpita dalla perdita di un uomo conosciuto e stimato per la sua bontà, la sua generosità e l’amore incondizionato che ha sempre riservato alla famiglia.
L’annuncio della famiglia
A darne il triste annuncio, colmi di dolore, sono la moglie, le amate figlie, il papà, la mamma, i suoceri, il fratello, la sorella, i cognati, la cognata, i nipoti e i parenti tutti, che piangono la perdita di un uomo buono, presenza preziosa e insostituibile nella vita di chi gli ha voluto bene. Il vuoto lasciato da Gianfranco è incolmabile, ma l’affetto e il ricordo che ha seminato continueranno a fiorire nel cuore di tanti.
Camera ardente e rito funebre
La camera ardente sarà allestita presso la Casa Funeraria "OLTRE – Molinaro", in via Ignazio Silone a Montesarchio, a partire dalle ore 11:00 di sabato 19 aprile. Sarà possibile, in questo luogo di raccoglimento, rendere un ultimo saluto a Gianfranco e portare conforto alla famiglia.
Le esequie si svolgeranno domenica 20 aprile alle ore 10:30, presso la Chiesa della SS. Annunziata. Un momento di raccoglimento, preghiera e memoria collettiva per accompagnare Gianfranco nel suo ultimo viaggio terreno.
Il ricordo di una persona speciale
Gianfranco Parente sarà ricordato come un uomo dal cuore grande, sempre presente per chiunque avesse bisogno, capace di trasmettere amore, valori e vicinanza con discrezione e umanità. Marito devoto, padre amorevole, figlio e fratello affettuoso, ha saputo lasciare un segno indelebile nella vita di chi ha avuto il privilegio di stargli accanto.
La famiglia Parente ringrazia di cuore quanti si uniranno al loro dolore partecipando alla cerimonia funebre o condividendo un pensiero, una preghiera, un gesto di affetto in questo momento di grande sofferenza.