Appalti pilotati, tredici rinvii a giudizio: ex sindaco a processo
La decisione del gup, prima udienza nel mese di maggio. TUTTI I NOMI

CALVI RISORTA – Si è conclusa con tredici rinvii a giudizio ed una messa alla prova l’udienza preliminare, avvenuta davanti al gup Marcello De Chiara del Tribunale di Napoli, sull’inchiesta della Dda sugli appalti pilotati nel Comune di Calvi Risorta.
I rinviati a giudizio
Ad essere rinviati a giudizio sono stati l’ex sindaco di Calvi Giovanni Rosario Lombardi, il vicesindaco Giuliano Cipro, l’ex presidente del consorzio Asi Piero Cappello, gli imprenditori Francesco Verazzo, Raffaele Pezzella, Tullio Iorio, Francesco Di Fiore, Gennaro D’Ascenzio, Carlo D’Amore, Carmine Petrillo ed i tecnici e dipendenti Carlo De Caprio, Giuseppe Napoletano, Massimo Di Stefano. Messa alla prova invece per la dipendetere Teresa D’Alessandro. La prima udienza del processo si terrà alla terza sezione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere nel mese di maggio.
I rapporti con l'imprenditore
Tra le varie accuse mosse c’è quella che riguarda l’ex sindaco. Lombardi è accusato di aver agevolato la ditta di Francesco Verazzo, imprenditore vicino al clan, in un appalto per i lavori di adeguamento e manutenzione della viabilità interna e delle strade di collegamento con quelle sovracomunali con la Casilina. In questo modo, stando alle risultanze degli inquirenti, si sarebbe favorita l’infiltrazione del clan negli affari comunali.
Documenti sull'appalto trasmessi con una pen drive
Dall’inchiesta, che ha coinvolto un totale di 14 persone, sarebbe emerso addirittura che Lombardi avrebbe consegnato a Verazzo non solo la documentazione tecnica predisposta per l’appalto, ma anche una pen drive con i documenti utili alla redazione di una migliore offerta.
L’appalto in questione però venne vinto da un’altra ditta, tant’è vero che Verazzo chiese un nuovo incontro con il primo cittadino per avere una spiegazione e per riparare al torto con la promessa di futuri appalti.