antica cittadella
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SAN FELICE A CANCELLO – Servizio di raccolta dei rifiuti sotto osservazione. Il capogruppo del movimento “Speranza” Eugenia Carfora ha protocollato un’interrogazione rivolta al sindaco Emilio Nuzzo, al presidente del Consiglio Giuseppe Magliulo, e al Segretario comunale circa l’appalto con la Buttol e poi con la Velia, società che si occupano del settore rifiuti sul territorio comunale.

La Carfora nel documento ha esposto diverse inefficienze nell’espletamento del servizio che si ripercuotono sul benessere dei cittadini: “caditole intasate, materiali ingombranti non rimossi-si indicano alcune aree Talanico e Cave-e presso piazze e spazi minori e vicoli in tutte le frazioni; improvvisazione di percorsi da parte degli operatori della Velia con trasbordo dei materiali da un mezzo ad altro, in mezzo alla strada e con mancanza assoluta di sicurezza; manovre azzardate spesse volte con danneggiamenti alla segnaletica stradale, inusuali comportamenti degli operatori (fumano durante il servizio e buttano le cicche dal finestrini, abbigliamento privo di sicurezza); ritiro TUTTI I GIORNI, di rifiuti speciali presso taluni esercizi commerciali; eccessiva insistenza di interventi "concentrati" in area di immagine con assoluto disinteresse presso le aree critiche periferiche”.

Il consigliere Carfora inoltre pone all’attenzione del Consiglio alcuni episodi di pulizia avvenuti nei giorni a ridosso della campagna elettorale e nelle zone dei consiglieri di maggioranza: “Il libero arbitrio di taluni consiglieri di maggioranza per la comunicazione effettuata alla stampa on-line "24 giugno 2023" circa fatti mai accertati nei modi e nei tempi dovuti a scapito del ruolo della minoranza. Si descrive la sintesi dei servizi che la Vella Ambiente Srl dovrebbe garantire non solo agli elettori di maggioranza ma all'intero passe e in ogni angolino di tutte le frazioni, il tutto come atto dovuto. Si precisa che la campagna elettorale oramai è alle spalle ed eventuall osservazioni non devono essere intese come "intralcio" al governo di salute ma come intensificazione di volontà collettiva a pretendere quanto viene assunto tramite il contributo previsto dal nostro Ente. Si specifia, altresi, che quanto non realizzato deve essere considerato quale credito e non debito”.

Per questi disagi che la popolazione è costretta a vivere la Carfora chiede interventi decisi come la messa in mora per i servizi non espletati.