Vertenza Jabil, lavoratori contro la vendita: annunciate nuove manifestazioni
Per i sindacati l'azienda non può lasciare il territorio impunita

MARCIANISE/CASERTA - Sollecitano la convocazione di un tavolo al Mimit e annunciano manifestazioni a Roma i lavoratori dello stabilimento Jabil di Marcianise (Caserta), che hanno atteso qualche giorno per prendere posizione sul nuovo colpo di scena avvenuto il 6 febbraio, quando i vertici della multinazionale Usa, nel corso della riunione tenutasi alla sede di Confindustria Caserta nell'ambito della procedura di licenziamento collettivo avviata ad inizio gennaio, hanno espresso la volontà di procedere alla vendita dell'attività, con lo stabilimento di Marcianise e i suoi 413 dipendenti, alla newco Tme Assembly Engineering Srl, nuova società costituita dalla Tme di Portico di Caserta e da Invitalia (la Tme al 55% delle quote, Invitalia al 45%).
Una soluzione già bocciata
Una scelta, quella di Jabil, che se da un lato comporta l'interruzione dell'iter di licenziamento collettivo, dà però seguito ad una soluzione già bocciata nei mesi scorsi dai lavoratori dell'azienda Usa, che non hanno mai voluto entrare nel merito della proposta Tme, e oggi invece si trovano costretti a doverla prendere in considerazione. Per i delegati sindacali aziendali (Rsu), la decisione di Jabil, per ora non formalizzata visto che la procedura di vendita non è ancora partita,"è irricevibile", anzi la Rsu "sensibilizza Governo, Ministero ed istituzioni al fine di scongiurare questa intenzione".
La richiesta del sindacato
"Abbiamo ribadito in tutti i tavoli - spiegano ancora una volta i delegati aziendali, che sono anche lavoratori Jabil - la totale contrarietà a progetti che permettano a Jabil di lasciare il territorio impunita, dopo tanti anni di sfruttamento di risorse e persone. Chiediamo a tutti gli attori competenti nella vertenza di venire allo scoperto e porsi a fianco dei lavoratori in questa battaglia di dignità. Pertanto, la RSU ha chiesto alle Segreterie Nazionali la possibilità di manifestare al più presto presso la sede del MIMIT, per sollecitare un tavolo non ancora calendarizzato. Non lasceremo trascorrere inutilmente il tempo che abbiamo ancora a disposizione!" conclude la Rsu.