antica cittadella
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CASTEL VOLTURNO - Due persone in moto col volto coperto hanno provato a bruciare l'albero di Natale posto dal Comune di Castel Volturno (Caserta) al chilometro 43 della statale Domiziana, sul luogo della strage del 18 settembre 2008 in cui persero la vita, per mano dei sicari dell'ala stragista del Clan dei Casalesi guidata da Giuseppe Setola, sei cittadini ghanesi; le due persone in moto hanno lanciato contro l'albero una molotov.

Il commento del sindaco Marrandino

Il sindaco Pasquale Marrandino ha commentato l'episodio con parole di sdegno, parlando di "gesto vile", e oggi è tornato sul luogo della strage con il Vescovo di Caserta e Capua Pietro Lagnese per lanciare "un segnale di resistenza all'odio ed alla violenza".

I commenti

Sull'episodio è intervenuto anche Sergio Serraino di Emergency, associazione che fa parte della Rete Castel Volturno solidale, in cui rientrano anche il Centro Fernandes, i Missionari Comboniani, il Centro sociale ex Canapificio, il Movimento migranti e rifugiati di Caserta e la Caritas di Caserta. Serraino spiega che "l'albero apposto sul luogo della strage venerdì, proprio accanto alla stele apposta dopo la strage dal Movimento dei migranti e rifugiati di Caserta, fortunatamente si è bruciato solo in parte alla base, pertanto siamo già pronti ad addobbarlo, come siamo pronti a sostenere l'Amministrazione nella costruzione di una Castel Volturno in cui normalità sia anche la solidarietà e la multiculturalità".