Il messaggio di pace a Pasqua del vescovo Angelo Spinillo
Il capo della Diocesi di Aversa lancia un incipit: "In un tempo difficile, dove venti di guerra soffiano sul mondo intero, noi celebriamo la Pasqua del Signore"
AVERSA. “In un tempo difficile, dove venti di guerra soffiano sul mondo intero, noi celebriamo la Pasqua del Signore. L’immagine del Cristo Risorto che sorregge la croce, mentre il suo sangue scorre nel calice, è il segno vero della Pasqua, perché nessuna tomba può imprigionare la forza dell’amore”.
Il messaggio di pace a Pasqua del vescovo Angelo Spinillo
Queste le parole di monsignor Angelo Spinillo, vescovo della Diocesi di Aversa, nel suo messaggio per la Santa Pasqua 2024. "L’altare su cui il Cristo ha offerto la sua vita: il suo sangue ora fluisce nel calice perché l’umanità intera si possa nutrire del suo sacrificio. Qui si realizza la nostra pace, attraverso la partecipazione alla vita con tutto se stessi, amandola fino a trasformare in un altare ogni situazione del quotidiano.
La Diocesi di Aversa lancia un incipit: "In un tempo difficile, dove venti di guerra soffiano sul mondo intero, noi celebriamo la Pasqua del Signore"
Così, il senso del sacrificio così diventa vivo e, allora, a reggere la storia del mondo non è più il male, ma l’amore donato, un amore senza limiti e senza confini: l’amore che dalla croce perdona chi non sa quello che fa, l’amore che dalla croce che ci affida al cuore della madre, si compie nella pienezza dell’eternità.
La speranza nella giornata di Pasqua o di Risurrezione
Questa la Risurrezione che noi celebriamo, la speranza grande che riceviamo dalla Pasqua: nonostante le sofferenze di tutta l’umanità, questa certezza dell’amore eterno che dona vita è quella che, attraverso il calice, giunge a noi nella nuova ed eterna alleanza”.
La Pasqua (o Domenica della Resurrezione) è una festa cristiana e culturale che commemora la resurrezione di Gesù dai morti, descritta nel Nuovo Testamento come avvenuta il terzo giorno della sua sepoltura dopo la sua crocifissione da parte dei Romani a Calvario intorno al 30 d.C. È il culmine della passione di Gesù, preceduta dalla Quaresima, un periodo di 40 giorni di digiuno, preghiera e penitenza. È una festa mobile e la principale solennità del cristianesimo.
La Pasqua e le relative festività sono feste mobili, non cadenti a data fissa; la data è calcolata sulla base di un calendario lunisolare (anno solare a più fasi lunari) simile al calendario ebraico. La data è variabile di anno in anno secondo i cicli lunari, cade la domenica successiva al primo plenilunio della stagione primaverile, determinando anche la cadenza di altre celebrazioni e tempi liturgici, come la Quaresima e la Pentecoste.