antica cittadella
antica cittadella

DOPPIO ADDIO. Oggi l'ultimo saluto al capitano Altruda: poi la salma ritorna a casa

CASERTA - Tragedia in volo in Sicilia, morto il giovane pilota originario di Caserta. Oggi l'ultimo saluto a Fabio Antonio Altruda. Saranno celebrati oggi alle 14,30, presso la Cattedrale San Lorenzo di Trapani, i funerali del capitano Fabio Antonio Altruda, morto martedì scorso, mentre ai comandi dell'Eurofighter del 37° Stormo di Birgi stava facendo rientro alla base di ritorno da una missione di addestramento. 

Ai funerali, che saranno officiati dal vescovo Pietro Maria Fragnelli, è prevista la partecipazione delle massine autorità militari del Paese: dal ministro della Difesa Guido Crosetto allo Stato maggiore dell’aeronautica al completo. 

Ieri è stata eseguita l’autopsia sul cadavere del pilota, presso l'istituto di medicina legale di Palermo alla presenza dei Carabinieri della Sezione Rilievi Tecnici del Nucleo Investigativo di Trapani.

Domani, domenica 18 dicembre, l'ultimo viaggio che riporterà Fabio nella sua terra di origine e alle ore 15.30, i funerali nella parrocchia di San Biagio di Cardito, città della provincia di Napoli in cui è cresciuto.
 

I militari dell'Arma hanno continuato ad ascoltare le testimonianze dei militari in turno quella sera alla base del 37°Stormo e di civili testimoni oculari dell'incidente. Inoltre sono stati acquisiti vari filmati di videosorveglianza della zona che riprendono lo schianto del velivolo.

Sta probabilmente negli ultimi tre secondi di volo del caccia la verità. Questo è il tempo, forse anche mezzo secondo di meno, che ha avuto il capitano pilota Fabio Antonio Altruda da quando ha capito che qualcosa non stava andando per il verso giusto a quando si è schiantato con il suo Eurofighter nei campi a tre chilometri dalla pista della base di Trapani-Birgi.

Serviranno mesi solo per recuperare e catalogare i rottami (migliaia e sparsi in una zona vastissima ora sotto sequestro) molti dei quali costituiti da materiali compositi: i motori turbo di un jet che pesa (a vuoto) oltre 11 tonnellate possono sprofondare fino a 3 o 4 metri di profondità, inghiottiti da terreno. Altre parti del velivolo si sono polverizzate, altre sono state attaccate dal fuoco divampato al contatto con il suolo.

Dall'esplosione in volo al fenomeno del vento improvviso (wind shear) che può schiacciare verso il suolo un velivolo in atterraggio, fino a un malore: inquirenti al lavoro per ricostruire l'incidente.