Blitz dei Carabinieri nelle aziende agricole: tutti irregolari, anche un minorenne
Contestate sanzioni per 85mila euro, per 4 attività disposta la sospensione

CALVI RISORTA/SANTA MARIA CAPUA VETERE - Ventuno lavoratori su ventisei impiegati completamente in nero, tra cui anche un minorenne. È questo il risultato allarmante emerso da un controllo straordinario effettuato dai carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro (NIL), nell’ambito del progetto “Alt Caporalato”, condotto in sette aziende agricole del Casertano.
Le verifiche hanno riguardato imprese con sede a Falciano del Massico, Calvi Risorta, Santa Maria Capua Vetere e Cancello ed Arnone. Cinque di queste operano nel settore della raccolta e piantumazione di ortaggi, mentre due sono aziende zootecniche specializzate nell’allevamento di bufale.
Quattro aziende sospese
Durante i controlli, svolti con il supporto dei mediatori dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), sono stati identificati 26 lavoratori, di cui 12 extracomunitari. Di questi, circa l’80% è risultato privo di qualsiasi forma di contratto o copertura assicurativa.
Inoltre, sono state accertate 12 violazioni relative alle norme su igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro. Per quattro delle sette aziende è scattata la sospensione dell’attività, avendo superato la soglia del 10% di impiego irregolare.
Complessivamente, sono state contestate sanzioni amministrative per un totale di 85.000 euro, oltre al recupero dei contributi previdenziali evasi.