antica cittadella
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CELLOLE – Si è svolta ieri una nuova udienza del processo che vede come imputato Pierluigi Casale, comandante della Polizia Municipale di Cellole e responsabile di altri settori del Comune. Nel corso dell’udienza si è sviluppato il calendario che porterà poi alla sentenza di primo grado. La prossima udienza si svolgerà nel marzo prossimo.

Stando all’accusa il Casale diede fuoco lo scorso 12 marzo alla Fiat 500 della sua ex fidanzata distruggendo anche le due auto parcheggiate nelle vicinanze. Il motivo del gesto è collegato al fatto che la donna, agente di Polizia Municipale, voleva troncare la relazione.

Ad incastrare il comandante sono state le telecamere della zona. Il rogo appiccato sarebbe soltanto l’ultimo degli episodi di stalking messo in atto dall’uomo. Subito dopo la fine della relazione, la vigilessa si era trasferita in Umbria, ma gli atti persecutori non cessavano: addirittura una volta il comandante si era persino entrato in caso per impossessarsi di password per controllarla sui social. Nonostante la distanza tra i due, il Casale continuava a perseguitare l’ex compagna con minacce e messaggi.