antica cittadella
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CASAL DI PRINCIPE - La Polizia di Stato ha arrestato quattro individui appartenenti al "clan dei casalesi", condannati a un totale di 35 anni di carcere in seguito a sentenze definitive per diversi reati, tra cui estorsione, lesioni e possesso illegale di armi, commessi con l'ausilio del metodo mafioso.

Rintracciati in diverse località

Gli agenti delle Squadre Mobili di Caserta e Varese hanno dato esecuzione a un'ordinanza di arresto emessa dall'Ufficio esecuzioni penali della Procura Generale della Repubblica presso la Corte d'Appello di Napoli. Gli arrestati sono stati rintracciati in diverse località: un 65enne, figura di spicco del gruppo criminale e ex affiliato ai “cutoliani”, è stato trovato a Teano; a Vairano Patenora e Venegono Superiore sono stati arrestati i suoi due figli, rispettivamente di 43 e 37 anni; infine, sempre a Teano, un altro uomo di 64 anni è stato arrestato.

Le condanne

Le condanne derivano da un'inchiesta condotta dalla Squadra Mobile di Caserta, che ha ricostruito le attività illecite del gruppo. Tra il 2016 e il 2019, questi soggetti hanno estorto ingenti somme a commercianti di Teano, presentandosi come emissari del boss Raffaele Cutolo e dei "casalesi". Le vittime sono state costrette al pagamento tramite minacce, aggressioni fisiche e verbali, talvolta con l'uso di mazze da baseball, oltre a danneggiamenti alle loro attività. L'avvio delle indagini è stato possibile grazie alla collaborazione delle persone vittime delle estorsioni.

Dopo le formalità di rito, gli arrestati sono stati trasferiti nelle carceri di Santa Maria Capua Vetere e Varese.