antica cittadella
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Nicola Iorio
Nicola Iorio

CASAL DI PRINCIPE – Un lungo sfogo dopo mesi di dolore, accuse e indiscrezioni sulla morte del figlio. Si potrebbe riassumere in questo modo lo sfogo affidato ai social della madre di Nicola Iorio di Casal di Principe, il 19enne morto in un incidente con una moto d’acqua in Albania. Stando alle parole della signora Filomena Russo, negli ultimi mesi sarebbero circolate voci, accuse, bugie che hanno infangato la memoria del figlio.

La verità è venuta a galla

“Dopo sei mesi di dolore e menzogne, la verità sulla scomparsa di mio figlio Nicola è finalmente emersa. Ci hanno mentito raccontando di un’onda anomala che lo aveva travolto, spingendolo contro l’elica della moto d’acqua e causandone la morte. Ma questa versione si è sgretolata di fronte all’evidenza: quelle moto non erano nemmeno dotate di elica. Solo allora, messi alle strette dai carabinieri, i ‘testimoni oculari’ hanno finalmente ammesso la verità. Hanno continuato a mentire, cambiando versione più volte, cercando persino di far ricadere la colpa su Nicola, insinuando che fosse stato lui stesso a causare l’incidente, sterzando all’improvviso contro la moto d’acqua dell’altro conducente. Ma la verità è un’altra, ed è ormai chiara: è stato l’altro conducente ad addossare mio figlio, travolgendolo e privandolo della sua vita.

Hanno avuto il coraggio di dire che Nicola fosse arrivato in ospedale vivo, con battito e respiro affannato. Ma mio figlio non ha mai avuto questa possibilità. Non c’è stato alcun battito, nessun respiro affannato, nessuna lotta per la vita. Solo il silenzio di una vita spezzata, mentre chi era presente cercava di nascondere la verità. Non ci siamo mai arresi. Non abbiamo mai creduto a una sola parola di quelle bugie. E ora, finalmente, la verità è venuta alla luce. Persino nel giorno del rientro di mio figlio e in quello del suo funerale, non hanno esitato a mentire. Hanno cercato di ripulirsi la coscienza, scaricando ogni responsabilità su di lui, ben sapendo che non avrebbe mai potuto difendersi. Piuttosto che assumersi le proprie colpe, hanno preferito proteggere sé stessi, mascherandosi dietro un falso buonismo”.

L'infangamento

 “Non solo hanno cercato di giustificare le loro azioni, ma si sono anche adoperati per denigrare me come madre, diffamandomi e mettendomi in cattiva luce. E, purtroppo, molti di voi hanno scelto di credere alle loro menzogne senza sapere un minimo di tutto ciò che c’è dietro alla scomparsa di mio figlio. Chi non conosce la verità deve tacere. Troppe parole sono state dette da chi non sa, troppe bugie sono state diffuse per coprire ciò che è realmente accaduto. E che tacciano anche i familiari dei due presenti, compresi loro stessi. Nessuna giustificazione, nessuna bugia potrà cancellare la realtà dei fatti. Mentire sulla morte di un ragazzo di soli 19 anni, solo per proteggere se stessi, è una vergogna senza pari. È un atto di egoismo che ha continuato a ferire non solo la memoria di mio figlio, ma anche tutta la nostra famiglia. Le menzogne raccontate per coprire la verità sono intollerabili, perché non solo hanno cercato di nascondere la realtà, ma hanno continuato a rovinare la nostra vita in un momento già di per sé devastante. Ora, però, tutto è chiaro. Le bugie non possono più nascondere la verità. Non c’è nulla che possa giustificare o cancellare ciò che è realmente successo”.

Il ricordo toccante

“La vita di mio figlio merita rispetto, e ogni tentativo di coprire la sua morte con falsità non farà altro che esporre la superficialità e la mancanza di umanità di chi ha scelto di mentire. Mio figlio era un grande uomo, nonostante la sua giovane età. Un ragazzo straordinario, dal cuore immenso, che metteva passione e dedizione in tutto ciò che faceva. Un gran lavoratore, sempre pronto a dare una mano a chiunque ne avesse bisogno, con un sorriso sincero e una generosità che lo rendevano speciale. Nicola vive in ogni persona che lo ha amato sinceramente, in chi ha condiviso con lui momenti di gioia, in chi ha saputo riconoscere il suo valore e lo ha rispettato, in vita e dopo la sua scomparsa. Vive nei ricordi indelebili che ha lasciato, nei sorrisi che ha donato, nella bontà che lo contraddistingueva. E soprattutto, vive nel cuore di chi non ha mai smesso di volergli bene, di chi ha sofferto la sua assenza come una ferita profonda e incolmabile. Sono queste le persone che mi sono state accanto dal primo momento, che non mi hanno mai abbandonata, che hanno condiviso il mio dolore senza bisogno di parole. A loro va il mio grazie, perché il loro affetto sincero è la prova che Nicola ha lasciato un segno indelebile, e NESSUNA bugia potrà mai cancellarlo”.