antica cittadella
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CASERTA - Secondo i dati del Centro Studi Enti Locali al penultimo posto della classifica c'è Chieti, che ha impiegato mediamente 3 mesi a saldare i propri debiti (91,85 giorni, contro i 99,47 del 2022), seguita da Catania con 66,77 giorni (contro i 70,55 del 2022). Su Palermo, altra grande città che storicamente ha avuto tempi di pagamento superiori alla media, resta un punto interrogativo posto che il dato diffuso sul sito sembra essere incongruo (-65,4 giorni) e si presume sia destinato ad essere rettificato.

Mediamente le città del nord hanno un indicatore di tempestività dei pagamenti 2023 di -11,12 giorni, Vale a dire che hanno pagato i fornitori in circa 19 giorni. I tempi si sono dunque accorciati rispetto al già ottimo dato 2022, in cui i pagamenti erano stati fatti mediamente a 21,59 giorni. Solo due su 49, i capoluoghi di provincia settentrionali che risultano aver sforato il tetto dei 30 giorni: Imperia (22 giorni di ritardo medio) e Alessandria (15 giorni di ritardo). Sei le amministrazioni che non hanno ancora reso pubblico il dato annuo. Non lontana la performance delle città del centro Italia che hanno mediamente saldato i debiti in 19,41 giorni, contro i 24,19 del 2022. Ferma restando l'incognita sulle 5 città che non hanno ancora pubblicato il dato 2023, sono solo 3 su 24 i capoluoghi di provincia che hanno superato (e di poco) il limite dei 30 giorni nelle 4 regioni centrali.

Si tratta di Roma (+7,34 giorni), Perugia (+0,25 giorni) e Terni (+0,27 giorni). Più critica la situazione nelle città del Mezzogiorno, dove mediamente i creditori sono state pagati con 20 giorni di ritardo, a 49,73 giorni dalla ricezione della fattura. Anche qui però si registrano segnali di miglioramento, considerato che l'anno precedente il ritardo medio era stato di 26,91 giorni. Premesso che una su due delle città del sud e delle isole non ha pubblicato l'indicatore annuo entro il 31 gennaio, tra i capoluoghi di provincia ricompresi nell'analisi, si registrano 14 ritardatari e 6 virtuosi. A sforare il tetto dei 30 giorni sono state: Barletta, Benevento, Caltanissetta, Campobasso, Caserta, Catania, Catanzaro, Chieti, Napoli, Oristano, Salerno, Teramo, Trapani e Vibo Valentia. Bene invece Cagliari, Bari e Sassari che hanno pagato mediamente in 16 giorni, Lecce (18 giorni), Ragusa (24 giorni) e Pescara (28 giorni).