Salta conferenza stampa legali della famiglia Mottola e scoppia il caso
Il sindaco di Cassino ha querelato il criminologo Lavorino per offese
TEANO – Salta la conferenza stampa del pool difensivo e del criminologo Carmelo Lavorino, consulente della famiglia Mottola di Teano, assolta dalla Corte d’Assise di Roma per l’omicidio di Serena Mollicone, e scoppia il caso.
La denuncia del sindaco
Il sindaco di Cassino Enzo Salera ha infatti presentato querela proprio nei confronti del criminologo. Il primo cittadino infatti accusa il consulente di aver inviato una email offensiva sia verso di lui che verso l’assessore alla cultura Gabriella Vacca, colpevoli secondo Lavorino, di aver vietato la conferenza stampa per motivo discriminatorio. In realtà, come riportato dall’Agi, l’appuntamento, che si sarebbe dovuto svolgere in un bene confiscato utilizzato per eventi, è stato annullato perché il pool difensivo della famiglia Mollicone non ha presentato regolare richiesta al Comune.
Le dichiarazioni delle parti
Nella sua email, come chiarito dal sindaco, l’assessore comunale veniva definita “mafiosetta provincialotta”. "In questo comune si rispettano le regole e la Sala di un bene confiscato destinato a eventi culturali non può essere utilizzata senza un valido motivo e con la dovuta autorizzazione”, ha dichiarato Salera.
Il commento di Lavorino non si è fatta attendere e ha scritto in un post: “Ho chiesto al responsabile del Palazzo della Cultura di poter fare la conferenza stampa (pool difesa Mottola) per il 16 luglio ore 17, il responsabile accetta, poi - a inviti diramati e a conferenza organizzata - arriva l'inedita e originale precisazione che devo chiedere autorizzazione all'assessorato alla cultura (mai accaduto precedentemente. Evidentemente qualcuno sicuramente forcaiolo-colpevolista ha protestato che i difensori "degli assassini di Serena" potessero usufruire di una struttura comunale...), cosa che faccio. Al che mi risponde l'assessore dicendo che non è di sua competenza, che sono fuori termine, che la conferenza non si fa. E io rispondo privatamente all'assessore (perché mai il sindaco Salera mi avrebbe querelato per una mia lettera privata a una persona che non è lui? Conosce il codice?) E poi emano il comunicato stampa, al che il sindaco Salera fa quello che fa e se è vero quello che ho letto è andato oltre le righe. Ha sbagliato ed ha un comportamento prepotente e temerario".