Investito da un Suv a 15 anni, giovedì il terzo memorial per Ciro Modugno
L'incidente avvenne l'11 ottobre 2021: il toccante ricordo della madre
CASAL DI PRINCIPE - Tre anni senza «l’angelo dorato» di Casale. Giovedì 10 ottobre, presso lo stadio “Angelo Scalzone”, alle ore 15.30, si terrà un memorial per ricordare Ciro Modugno, il quindicenne che l’11 ottobre del 2021, a seguito di un’incidente stradale avvenuto la sera prima, perse la vita. Il giovanissimo, mentre rientrava a casa in sella al suo motorino, sulla principale Corso Umberto I, fu investito da un suv guidato da una persona sotto effetto di sostanze stupefacenti.
Il ricordo della madre
«La notizia della morte di mio figlio – racconta la madre Nunzia Covelli – lasciò tutti senza fiato; a Casale nessuno ha mai accettato quello che è successo. Da allora, ad ogni ricorrenza, fiaccolata, tutto il paese, tutto il suo gruppo di amici, scende in piazza per ricordarlo».
Il memorial
Quest’anno, per ricordare Ciro, mamma Nunzia ha organizzato una partita di calcio, che sarà giocata da tutti i suoi amici, i quali indosseranno una maglia con una foto della giovane vittima, così da tenerlo sempre vicino al cuore. Inoltre, al memorial saranno presenti il sindaco di Casale Ottaviano Corvino, l’assessore Enricomaria Natale e la consigliera Elisabetta Corvino. Dopo partita, alle ore 23 tutto il popolo di Casale si riunirà sul luogo della tragedia per ricordare quel terribile momento, attraverso canzoni, di cui tre sono state scritte proprio per l’angelo dorato. Il memorial di giovedì è un momento molto importante per Nunzia Covelli, poiché il giorno dopo, l’11, ci sarà un’udienza sul caso Modugno: «Ciro non c’è più ed io sono condannata all’ergastolo del dolore. Io credo nel paradiso, ma soprattutto credo in mio figlio Ciro, e penso che non sia un caso che l’udienza ci sarà proprio il giorno in cui mio figlio è volato in cielo – dice Nunzia –. La persona che ha commesso il reato sarà giudicata ancora una volta in quella stanza di tribunale. Spero con tutto il cuore che dentro tanto buio, possiamo vedere finalmente un raggio di luce, possiamo avere giustizia per nostro figlio e per tutte le vittime della strada».